2 luglio 2015

Brunet (lesamisdubois): la Coppa dell'Amicizia è conosciuta in tutto il mondo

Corrado Brunet
Intervista a Corrado Brunet dell'azienda les Amis du Bois.

Il nome già dice molto ma di cosa si occupa la sua azienda?
La ditta è nata nel 1974 su idea di mio papà che con altri due soci ha fondato l'azienda dove realizziamo e fabbrichiamo soltanto oggetti dell'artigianato tipico della Valle d'Aosta a partire dalle Coppe dell'Amicizia alle Grolle e poi negli anni ci siamo un po' evoluti realizzando zuccheriere, animaletti, il tutto logicamente con legni nostrani, tranne che per alcuni casi dove usiamo legni di importazione.

Da quanto lei è attivo in questo settore?
Nell'81 finiti gli studi e il servizio militare sono entrato in azienda con mio papà e gli altri due soci e ho iniziato ad imparare il mestiere poi mio papà è andato in pensione e ho rilevato io tutta l'azienda cercando di portarla avanti e venire incontro alle richieste del mercato che c'erano e ci sono tutt'ora.

Grolle e coppe dell'amicizia sono un prodotto a forte vocazione turistica. Chi sono i vostri clienti?
Su Coppe e Grolle soprattutto turisti. In particolare per la Coppa dell'amicizia, oggetto simbolo della Valle d'Aosta e conosciuto in quasi tutto il mondo. I nostri canali di vendita sono soprattutto i negozi presenti in Valle d'Aosta che si occupano di souvenir di artigianato, poi abbiamo una fetta di fatturato derivante dall'esportazione in Francia dove vendiamo esclusivamente Coppe dell'Amicizia. Avendo poi il laboratorio con un punto vendita accanto riusciamo ad avere anche una parte di fatturato derivante dalla vendita diretta a clienti privati.

Una curiosità. Quante Grolle o Coppe realizzate?
Di Coppe ne vendiamo alcune migliaia all'anno in quanto ci sono varie misure dalla più piccola di 10 centimetri fino ad un massimo di 15 becchi da 30-40 centimetri

Come fate conoscere e commercializzate la vostra produzione?
Qui in Valle dobbiamo ringraziare l'Ivat, l'ente che si occupa di artigianato. C'è un magazzino dove consegniamo la merce ogni 15 giorni, una commissione valuta i pezzi e poi li mette in vendita. Questo è un ottimo aiuto per noi artigiani in quanto abbiamo così un punto fermo, direi strategico per commercializzare i nostri prodotti.

Voi siete presenti anche ogni anno alla Fiera di Sant'Orso. E' ancora una finestra utile per chi svolge questa attività a livello professionale?
Dal 76 partecipiamo alla Fiera invernale e a quella estiva. Abbiamo fatto la scelta di partecipare soltanto a quella di Sant'Orso perché ti fa conoscere di più, crea attenzione sulla produzione e richiama molti visitatori di conseguenza riusciamo ad instaurare rapporti con nuovi commercianti e la vendita che riusciamo a fare al privato al dettaglio nei due giorni della Fiera. E' indubbiamente una vetrina molto importante per l'artigianato valdostano e per le piccole imprese come la nostra.

Sfogliando il vostro catalogo non fate soltanto grolle. C'è interesse per l'oggettistica nella nostra regione?     
La nostra azienda lavora prevalentemente con i turisti. Ovviamente è qualche anno che stiamo passando un momento non dei più felici in quanto la gente ama l'artigianato ma essendo oggetti in parte sbozzati a macchina ma poi rifiniti a mano i costi non sono accessibili a tutti. La gente fa un po' più di attenzione ma l'interesse del turista rimane.

L'Ivat ha da poco un nuovo Presidente, Ermanno Bonomi, una richiesta, un suggerimento da sottoporre in quanto operatore del settore?
A Bonomi abbiamo già fatto tutte quante le nostre richieste da anni quando eravamo nei Consigli di amministrazione prima quando non era ancora Presidente e sicuramente ciò che deve portare avanti è la commercializzazione cioè il riuscire a mantenere i negozi dell'Ivat. Se ci fosse anche la possibilità di trovare qualche punto diverso anche fuori Valle mantenendo il marchio Ivat sarebbe importante. Un'attrazione turistica non indifferente per far capire che cosa si fa in Valle d'Aosta.

Altre novità in vista per la vostra azienda?
Noi abbiamo la speranza di riuscire a trasmettere il nostro lavoro su dei ragazzi giovani che riescano a mantenere e a portare avanti un'attività di artigianato che secondo me è molto a livello commerciale e turistico per la Valle d'Aosta.

In azienda quanti siete?
In tre. Io con altri due collaboratori più saltuariamente un ragazzo che viene a darci una mano.

Ricordiamo dove è possibile trovarvi?
A Introd, Ville dessus numero 9. Di fronte al Parc Animalier. Facilissimo da trovare. Proprio sul bivio che va a Les Combes e alla Valsavarenche e Val di Rhêmes. Lì abbiamo il nostro atelier al piano terra dove si trovano le macchine. Al piano sopra la finitura e accanto un'esposizione con tutti gli oggetti finiti.

Una doppia occasione turistica visto che c'è il Parc Animalier nei paraggi?
Esattamente visto che il Parc Animalier è un'ottima attrazione turistica dove tutti i giorni arrivano davvero tanti turisti oltre a gente del posto si può cogliere l'occasione di visitare il parco e pois passare dagli Amis du Bois e vedere un po' di artigianato valdostano.

Un sogno imprenditoriale da realizzare?
In questo momento molto difficile grossi sogni non ce ne sono. Bisogna riuscire a mantenere e andare avanti con quello che si ha cercando di migliorare. Sognare è bello ma teniamo un po' i nostri sogni nel cassetto e poi vedremo se riusciremo a realizzarli.

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