4 ottobre 2013

Contributi a fondo perso addio! Nulla sarà più come prima!

I consiglieri presenti alla conferenza stampa dell'opposizione
«Nulla sarà più come prima». Sono le parole dell'Assessore Mauro Baccega che cita un suo passato intervento in Consiglio comunale. Ma da dove nasce questa affermazione. Andiamo con ordine. 
Giovedì mattina l'Assessore all'Agricoltura Renzo Testolin illustra alla terza Commissione consiliare “Assetto del territorio”, presieduta da Stefano Borrello (Stella Alpina),  la situazione gestionale del comparto agricolo. «L'Assessore ha esplicitato - ha spiegato Borrello - la situazione dei contributi in questo settore, peraltro già espresse nel corso delle due ultime sedute del Consiglio regionale. L'Assessore ha anche annunciato che, con l’imminente discussione relativa al prossimo bilancio, verranno approfondite le possibili soluzioni per far fronte al delicato momento che stiamo attraversando. L’Assessore ha sottolineato, infine, che una particolare attenzione al futuro utilizzo delle risorse per l’agricoltura è dedicata nella stesura del prossimo Programma di sviluppo rurale (PSR 2014-2020), in cui si cercherà di fornire adeguate risposte alle attuali criticità finanziarie del mondo agricolo».
Si coglie che la situazione del comparto agricolo è critica. Ma è un eufemismo. In realtà è ormai drammatica e nel pomeriggio le opposizioni convocano in fretta e furia per le 16, nella sala delle commissioni consiliari, una conferenza sul settore. Interverranno a vario titolo a partire da Sandro Nogara (Uvp), Albert Chatrian (Alpe), Roberto Cognetta (Movimento 5 Stelle), Vincent Grosjean (Uvp), Raimondo Donzel (Pd), Chantal Certan (Alpe), Stefano Ferrero (Movimento 5 Stelle), Elso Gerandin (Uvp). In tutti regna lo sconcerto. 
La doccia fredda il giorno dopo si fa ancora più gelida. 

L’Assessorato del bilancio, finanze e patrimonio comunica che nella seduta della Giunta di oggi, venerdì 4 ottobre, è stato deciso di sospendere, fino al 31 dicembre 2013, la presentazione delle seguenti domande di contributo a fondo perso:
- copertura tetti in lose;
- attività turistiche-ricettive;
-  attività commerciali;
-  attività industriali;
-  attività artigianale;
-  attività agricole;
-  incentivi assunzioni;
-  iniziative per la promozione dell’efficienza energetica;
-  iniziative per sviluppo di fonti rinnovabili.

L’Assessore Mauro Baccega informa che l’esigenza di sospendere la presentazione delle domande per i contributi a fondo perso sopra elencati è emerso in sede di colloqui per la predisposizione del bilancio di previsione per il triennio 2014-2016 (avvenuti tra mercoledì e giovedì), in quanto le richieste presentate presso gli uffici dell’Amministrazione regionale fanno supporre che le stesse non potranno essere soddisfatte interamente nell’anno 2013 in considerazione delle attuali disponibilità finanziare.

È volontà della Giunta regionale informare i cittadini e le imprese che hanno già presentato le domande che si quantificherà e pianificherà il finanziamento per dare le necessarie risposte.


Il Presidente Augusto Rollandin attribuisce l'aggravarsi della situazione ai difficili rapporti con lo Stato che non hanno permesso di definire con chiarezza le risorse realmente disponibili. «questa situazione paga lo scotto di non avere più avuto possibilità di confronto con il Governo e pertanto ho chiesto un incontro con Letta per motivazioni di natura istituzionale, vedi la Commissione paritetica, e per la situazione finanziaria legata al Patto di stabilità, ai tagli alle Regioni a Statuto speciale e all'attuazione del Federalismo. Tutto questo è la causa delle nostre difficoltà finanziarie. Ora questa situazione non è più sostenibile e in vista della predisposizione del bilancio ci vogliono dati certi. La prudenza è indispensabile. Molte misure vanno comunque ripesate e ripensate per il futuro».

Sullo sfondo rimane però scolpito il j'accuse, pronunciato nella conferenza stampa del giorno prima, di una durezza inusitata di Gerandin: «L’amara verità è che il bilancio di competenza triennale della Regione, è un bilancio elettorale, non è il bilancio di cassa».

L'impressione è che questa possa essere davvero l'ultima volta. La macchina regionale dovrà essere ripensata e verrà cantato il definitivo requiem aeternam per il contributo a fondo perso. 
Il prossimo Consiglio regionale vedrà questo tra i temi indubbiamente caldi come già annunciato oggi dalla tradizionale conferenze stampa preconsiliare delle forze di opposizione 

Quello che è certo è che nulla - appunto - sarà più come prima...

1 commenti:

ImpresaVda on 4 ottobre 2013 alle ore 22:50 ha detto...

Aggiornamento

ALPE, SOSPENSIONE DEI CONTRIBUTI A FONDO PERSO:
CADE A PEZZI IL CASTELLO DI BUGIE E DI ILLUSIONI ERETTO
DALLA MAGGIORANZA IN CAMPAGNA ELETTORALE

I consiglieri di ALPE: «Deve essere fatta un'operazione verità su tutti i comparti.
A questo punto, pretendiamo chiarezza sulle scelte di bilancio.
Una cosa è comunque certa: con il provvedimento odierno
la Giunta dichiara il proprio fallimento»


AOSTA, 4 ottobre 2013 – «Stanno venendo a galla le tante bugie e le illusioni raccontate dal Governo regionale negli ultimi cinque anni». È il duro commento dei consiglieri regionali di ALPE all'annuncio fatto oggi dall'assessore Baccega, che ha comunicato la sospensione dell'accoglibilità delle domande di contributi a fondo perso.
«Dopo anni di progetti megalomani, grandi opere e sprechi di ogni genere, la giunta Rollandin scopre che i soldi stanno finendo, che la cassa è vuota», proseguono i consiglieri del galletto. «Oggi la giunta sospende i contributi riguardanti le leggi di settore, aiuti concernenti una parte significativa del sistema produttivo valdostano. Una situazione grave, che è stata tenuta colpevolmente nascosta all'opinione pubblica, un atteggiamento irresponsabile non privo di conseguenze. Da diversi anni inascoltati, abbiamo evidenziato che un sistema stava finendo, che era necessario ripensare al modello di sviluppo della Valle d'Aosta, che non ci si poteva indebitare per realizzare delle grandi opere inutili. ALPE non solo aveva votato contro la loro realizzazione, ma aveva anche motivato chiaramente il perché non dovessero essere finanziate. Pensiamo al capannone della zona autoporto, all'aeroporto, al faraonico piano di sviluppo della Casa da gioco al pirogassificatore».
«Abbiamo assistito ad anni di scelte sbagliate, conseguenza dell'incapacità di prevedere e programmare. Tutto è stato tenuto segreto sino al 26 maggio: il castello di carte costruito dalla maggioranza in campagna elettorale sta cadendo a pezzi, come dimostrano la vicenda del Casinò e i “buchi” comunicati dall'assessore all'agricoltura. Il Governo regionale deve assumersi le proprie responsabilità», continuano i consiglieri. «Deve essere fatta un'operazione verità su tutto e su tutti i comparti. Si devono scoprire le carte non solo sul bilancio regionale, ma anche su tutte le società partecipate dalla Regione. Una cosa è comunque ormai certa», concludono i consiglieri, «con il provvedimento odierno la giunta dichiara il proprio fallimento».

 

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